Nel processo di degerminazione con lavorazione a secco, la degerminatrice verticale ha il compito di rompere le cariossidi per enucleare il germe, con minima riduzione di sfarinati che vengono automaticamente separati dalla griglia dello startore.
Il mais entrando dall’alto viene uniformemente distribuito su tutta la circonferenza dello startore grazie ad un disco rotante; il vantaggio di questo sistema, è di avere una migliore rottura dei chicchi ed una minore usura del mantello forato.
Mentre il mais percorre tutta la lunghezza del cilindro verticale, subisce una serie di urti e di sfregamenti che staccano, senza danneggiare il germe, parte della crusca e della farina bianca ad elevato contenuto di grassi che aderisce alla zona vitrea della cariosside. L’azione di frantumazione si governa altresì variando la distanza delle pale dei battitori rispetto al mantello: a minor distanza, corrisponde un più elevato effetto di rottura ed una maggiore azione di autofrizione.
Il prodotto infranto con granulometria grossa, scende dall’alto verso il basso, quello fine viene espulso attraverso i fori del mantello. I prodotti vengono raccolti nella tramoggia sottostante di forma particolare per la divisione della parte che esce dal mantello e quello dei fori.